
CSE – Centro Socio-Educativo del Terralbese in Autogestione Famigliare
Nel Territorio dell’Unione
dei Comuni del Terralbese, da circa 10 anni esiste un Centro Diurno per
Disabili. Con alterne vicende, in questi anni è stato assicurato un servizio
socio-educativo destinato ai cittadini con problematiche di disabilità motoria
e/o psichiche.
Un servizio indispensabile, che permette
di realizzare un intervento di socializzazione molto importante e che consente
a questi ragazzi di trascorre, alcune ore della giornata, impegnati in attività
varie.
Si diceva prima con alterne vicende,
perché, in questi anni, tra un appalto e l’altro, spesso sono trascorsi dei
lunghi intervalli di chiusura del centro, che hanno creato grossi disagi alle
famiglie, ma soprattutto ai ragazzi impossibilitati a frequentare il centro.
Pertanto, dopo una serie di incontri,
noi familiari dei ragazzi, abbiamo proposto all’Amministrazione Comunale di
Terralba, proprietaria dello stabile in cui sorge il Centro Educativo,
l’autogestione del centro.
L’Amministrazione ha subito accolto la
nostra proposta, ma non essendo, noi famiglie, costituiti in associazione,
l’Ente non poteva affidare la struttura ad un gruppo senza una ragione
giuridica. Pertanto ci siamo subito attivati per individuare un partner e fatte
una serie di verifiche, con diversi interlocutori, abbiamo trovato il supporto
nell’Associazione Auser, che tra le proprie finalità statutarie ha anche quella
di attuare interventi nell’area della disabilità. Già da anni, infatti,
organizza alcune iniziative a favore delle persone disabili con laboratori di
teatro, pittura e manipolazione in genere, nonché di attività socio ricreative,
che hanno riscosso interesse e apprezzamento da parte dei destinatari.
Per avviare il progetto di autogestione
che abbiamo chiamato “Casa Mia”, ci siamo subito attivati per
individuare gli educatori, e come prevede la convenzione, “devono essere le
famiglie a farsi carico delle risorse finanziarie, strumentali ed umane
(animatori, assistenti domiciliari, educatori, la pulizia degli ambienti
etc.)”, destinando, per il pagamento degli stessi, le nostre disponibilità
della Legge Regionale 162.
Dobbiamo dire di essere stati molto
fortunati perché abbiamo incontrato, per questa esperienza due bravissimi
professionisti:
-
Marco Serra, che si occupa di manipolazione
artistiche, grafica e decoupage..;
-
Marta Mereu, la nostra educatrice che si
occupa di sviluppare il senso di reciproca fiducia e complicità attraverso il
disegno, giochi, attività teatrali e ginnastica dolce..;
-
Inoltre
con i volontari stiamo realizzando dei laboratori di cucina, giardinaggio.
E così, finalmente, è iniziata
l’autogestione del Servizio, con grande soddisfazione dei ragazzi e delle
famiglie. Oggi il Centro è aperto cinque giorni alla settimana dalle 09:00 alle
12:30.
Naturalmente le risorse della 162 non
sono sufficienti per sviluppare il servizio al meglio, per questo abbiamo proponiamo,
una raccolta fondi, necessari per sostenere le spese organizzative, di
gestione, per l’acquisto di materiale didattico e per incrementare le ore del
servizio con ulteriori collaborazioni.
Una prima iniziativa è stata la cena
organizzata a gennaio 2020, poco prima che il covid ci travolgesse!
La risposta è stata eccezionale, oltre
40 aziende locali hanno contribuito con prodotti o soldi per la realizzazione
dell’evento e oltre 200 cittadini hanno partecipato versando una quota o
prendendo parte alla cena.
Ora il progetto “Casa Mia”,
che è diventato anche il nome dell’Associazione che abbiamo costituito, grazie anche
all’Amministrazione Comunale cammina con le sue gambe con la piena
soddisfazione di tutti.
Vista l’esperienza maturata, con l’autogestione,
stiamo realizzando un progetto unico che, tra l’altro, permette la
continuità del servizio, perché non possiamo più permettere che i nostri
ragazzi non abbiano un adeguato servizio socio-educativo-ricreativo, che
consenta loro di vivere appieno la cittadinanza, mantenendo il gruppo affiatato
e coeso, ricco di legami significativi createsi in questi anni.
Sarà nostra cura organizzare altri
eventi di raccolta fondi che permettano la continuazione dell’attività
Socio-Ricreativa, aumentando le ore del servizio e il numero dei partecipanti.